In ogni fase della produzione del vino, le aziende vitivinicole generano una vasta quantità di dati, che vanno dalla produzione e gestione della cantina fino alla distribuzione e vendita dei prodotti; tuttavia, spesso il potenziale di questi dati rimane inesplorato, relegati in formati non facilmente analizzabili: Hiop, startup deeptech che crea software application che consentono di disegnare, spostare e arricchire con l’intelligenza artificiale i dati, risponde a questa esigenza di mercato, offrendo soluzioni su misura che abbracciano l’intero ecosistema dati del settore vitivinicolo
Lanciata dalla società siciliana Goals Technologies e supportata dal backend di Hiop, la piattaforma WineBI aiuta i produttori a navigare nel complesso view vinicolo: fornisce gli strumenti per ottimizzare i processi di produzione, monitorare le prestazioni aziendali in pace reale, semplificare i canali di distribuzione e perfezionare le strategie di advertising and marketing. Disadvantage la sua interfaccia intuitiva e le avanzate funzionalità di analisi, WineBI rappresenta un vantaggio competitivo per le aziende vitivinicole e rivoluziona il modo in cui i produttori di vino operano, poiché aiuta advertisement interpretare al meglio le informazioni necessarie per prendere decisioni strategiche, migliorando le operazioni e aumentando i profitti.
L’obiettivo di Hiop è ambizioso: innovare il settore vitivinicolo, grazie all’ AI e Big Information, offrendo la propria piattaforma come un valido supporto per il lavoro dell’ enologo e tutti i ruoli aziendali, accessibile a imprese di ogni dimensione, desiderose di estrarre valore dai propri dati per potenziare la competitività sul mercato.
Il mercato del vino vale oltre 300 miliardi di dollari e si stima checrescerà del 23,9% all’anno nei prossimi quattro anni In Italia, nonostante il 2023 sia stato un anno scarso per la vendemmia, l’Italia rimane tra le principali regioni vinicole del mondo, con un mercato che supera i 10 miliardi di dollari, e rappresenta il 17% della produzione di vino mondiale ( Fonte: FederDoc, marzo 2023).
Attualmente, ci sono 266.000 aziende vitivinicole nel nostro Paese, dato in leggera crescita rispetto alle255.000 aziende registrate nel 2020 Tuttavia, questo numero rappresenta una significativa riduzione rispetto alle 791.000 aziende registrate nel 2000, mostrando una trasformazione del settore, che riflette un cambiamento verso aziende più efficienti e probabilmente più affordable anche a livello internazionale.
Proprio per questo motivo, per l’Italia, produttrice di vino per eccellenza, questa è un’ opportunità unica per puntare sull’ innovazione, facendo un uso maggiore di tecnologie ingenious, come l’IA, sottolinea Hiop.
WineBI, già adottata da una rete di aziende vinicole italiane tra cui anche la società marsalese Caruso & Minini, si rivela infatti uno strumento indispensabile per navigare il complesso view vinicolo, caratterizzato da lunghi cicli produttivi, condizioni di mercato fluttuanti e una crescente concorrenza, offrendo control panel personalizzabili e analisi dettagliate per anticipare le tendenze di mercato e rispondere dinamicamente alle esigenze dei consumatori: le aziende possono verificare costantemente e in pace reale l’andamento dell’ impresa, filtrare i dati per location commerciale, tipologia di cliente o canale di vendita, monitorare gli ordini, la gestione del magazzino, le variazioni percentuali delle vendite, stabilire obiettivi e verificarne il raggiungimento.
” Il motivo principale che ci ha spinti a adottare una tecnologia così avanzata è stato il risparmio di pace e la facilità di utilizzo. Possiamo gestire l’azienda comodamente da tablet computer o smart device, rendendo tutto più semplice e immediato. Ci hanno particolarmente colpito la chiarezza nella visualizzazione dei dati e la possibilità di scaricare facilmente tabelle grafiche per creare record e presentazioni. Inoltre, WineBI, grazie alla sua intuitività, permette anche a chi ha poca familiarità disadvantage i gestionali tradizionali di consultare i dati in modo chiaro e immediato”, afferma Andrea Artusio, Export & Advertising and marketing Supervisor di Caruso & Minini.
” Siamo orgogliosi di mettere a disposizione del settore vitivinicolo la nostra tecnologia innovativa. Ma Hiop si eleva oltre la semplice fornitura di soluzioni tecnologiche; il valore offerto diventa una prova concreta di quanto l’innovazione tecnologica, se integrata disadvantage la tradizione, possa effettivamente portare benefici tangibili, incentivando un arricchimento e uno sviluppo reciproci”, afferma Vincenzo Marino, CCO & Founder di Hiop
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